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mercoledì 28 ottobre 2015

...ci si reimbarca per Salalah...mestizia misto entusiasmo.

I miei cinque giorni in Giordania furono pieni di shampoo, ciccia e lunghe dormite.
Tornai la ridanciana italiana piena di ottimismo e buoni propositi con cui tutti scambiavano volentieri una chiacchiera, e con questo rinnovato spirito mi preparavo a rientrare a Salalah, da MrC., da sua moglie e dal mio datore di lavoro in tunica bianca e pinne.
Alla fine se ti bastano otto ore di sonno ed i capelli puliti per essere felice, in questo Mondo un po' complicato hai sempre e comunque vinto, senza combattere.

Hesham fu un ospite splendido, mi portò a Jerash, e a cena nel locale dello zio, dove complice il vino mi trascinò a ballare in mezzo alla pista.  Io...che ballo...in mezzo alla pista...io 😂 finora me l'ero concessa solo alla sagra delle fragole, e comunque persino in quell'occasione la maglietta premio se l'era aggiudicata l'attempata signora con la sciatica e la permanente '80s, che no, non ero io.

Nel mezzo, tra Hesham ed Hesham, feci un salto nel sud del Paese, per non perdermi mai l'esperienza folclorica dell'interazione con i beduini del Sud, che riservava sempre qualche chicca.
In quell'occasione, il mio amico Mosab si offese per sempre con me, perchè parlavo troppo col fratello mentre giocavamo a carte tutti insieme ad un tavolo con la sua famiglia. La verità è che quella era l'unica direzione dove potessi rivolgere lo sguardo per non venire raggiunta dagli sputacchi della nonna.    ...poi dicono dei Siciliani.

Quindi, alla data del post (28 ottobre 2015, ore 03.30), ero sul mio volo diretto a Salalah e ripensavo a questo:

Hesham, bravissimo Hesham, immortalato a Jerash.

Tanto shampoo, niente occhiaie, molto sole.

Cena on the dance-floor 🙊

                                             
...tentativo di Dabkeh, vince di nuovo la signora della sagra delle fragole di Faedis.

Wadi Rum, 40 gradi in pull-over. Grazie, deodorante italiano, per sempre ed ovunque grata.

Insomma, con rinnovato entusiasmo mi apprestavo a tornare in quel covo surreale, pronta a ridare il massimo e ad essere utile nel gelido ufficio, o sulle barche fantasma, ovunque servissi, se mai servissi sopratutto...e sopratutto, rinnovata.






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