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sabato 31 ottobre 2015

Hallowen sulla mia scopa modello 'Airbus 320'. Mascherina preferita: il bandolero stanco.

...bene, ero lì che impacchettavo in tutta fretta cercando di portare con me quanto più shampoo possibile, e cercando di prendere il volo delle 20...e qualcuno mi fece un bel 'toc toc' alla porta.
Una passata rapida con la mano per togliere il sudore salalese dalla fronte e 'siiiiì, chi è?!?'.

La mia ospite (questa volta ero ostaggio nella casa della segretaria dell'ufficio), mi passa al telefono il caro Y., che esordisce con 'tu non vai da nessuna parte!'. Ohibò, innanzitutto essere interrotta nell'atto di preparare una valigia mi fa perdere il conto del 'ce 'ho, non ce l'ho'; e secondariamente la minaccia proprio non me l'aspettavo.
Mata Hari (chiameremo ora così la segretaria) aveva fatto il doppio gioco, dando a me una pacca sulla spalla ma chiamando il boss non appena fossi entrata in camera mia ad impacchettare, e millantando che stessi scappando in Italia per sempre. Mentre io volevo solo mettermi in salvo a Muscat finchè il ciclone se ne fosse andato dal sud.

Quindi, passo due ore ad impacchettare sempre più velocemente, tipo robot, sperando che il boss non mi si presentasse a casa con due scagnozzi ed una testa di cammello. In quel momento la mia fantasia si sbizzarrì a più non posso sul possibile finale di quella giornata. Ce la farò ad andarmene o resterò qui e verrò falcidiata dal ciclone?! Verrò prelevata da Y. e lasciata in una grotta di cui verrà sigillata l'entrata o i pirati di mia zia verranno a salvarmi?! Chi sono i buoni e chi sono i cattivi in questa storia?! E sopratutto...riuscirò a portarmi via tutto il mio prezioso shampoo?!
Non c'erano domande nè risposte plausibili.
L'unica verità era Y. inkazzatissimo che mi minacciava, io bloccata senza macchina a casa di Mata Hari, io che non avevo contante e non potevo pagare i taxi con il POS eppure avevo un fottuxissimo bisogno di andarmene urgentemente da lì, e l'ambasciata di Muscat che era stata allertata della situazione e mi esortava a raggiungere l'aeroporto il più velocemente possibile.
Un bel casino, dopo nemmeno venti giorni!

Due amici italiani mi vennero in soccorso un' ora dopo e diedero uno strappo all'aeroporto. Mi ricordo quell'attesa, sui gradini della casa di Mata Hari, col terrore di veder spuntare una delle macchine di Y. anzichè la macchina degli connazionali, fumando ininterrottamente e spiegando in italiano ai gatti del giardino che le mie intenzioni erano state travisate.
Una volta caricate le mie valigie sulla jeep degli italiani iniziò a scendere l'adrenalina.
Salutai tanto Carl, che era di certo tra i buoni (forse da solo), e gli lasciai la mia arghila rosso Ferrari come ricordo. Quella che avevamo fumato insieme sul tetto in una delle poche mie belle serate a Salalah.
Salutai anche il pappagallo che era un tipo educato e rispose.


Mi imbarco quindi finalmente per Muscat, dove mi sarebbe dovuto venire a ritirare Hassan, il mio unico contatto in loco, conosciuto tramite il sito workaway.

Una nota su questo sito: è utilissimo! Se viaggi in Paesi dove non conosci nessuno, ti da l'opportunità di fare parte di un progetto privato, come volontario, in cambio di vitto ed alloggio (spesso solo alloggio), ma anche e sopratutto in cambio di una full immersion nel tessuto culturale e sociale del Paese in cui sei. Una prima  infarinatura insomma, per capire la to-do and not-to-do list del posto e farsi degli amici, prima di poter volare fuori dal nido al sicuro.

Il progetto privato di Hassan non era molto chiaro, ma lui era sempre stato disponibile, parlava un ottimo inglese, e sopratutto....aveva delle buonissime recensioni. LOL
Nell'era dei social, è  così che funziona.

Questo Hallowen 2015, vede quindi questa streghetta in volo su una scopa a reazione, verso una nuova avventura...e la mascherina del giorno è il Bandolero Stanco, che per fortuna, in quanto tale...non venne mai a impedire il mio allontanamento. Alla fine anche per questo mi piacciono gli omaniti, sono un popolo tranquillo e sopratutto, cascasse il mondo o scappasse l'italiana, non salterebbero maimaimai la siesta pomeridiana.

Chiaro è che non sapendo più chi fossero i buoni e chi i cattivi, io a Salalah non ci sarei mai più ritornata.

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